I principali modelli stagionali statunitensi sono tutti orientati verso una stagione invernale molto rigida in Europa, ed in Italia in particolare.
Questi modelli sono principalmente basati sulla statistica, osservando quelle che sono le variazioni termiche della temperatura oceanica superficiale (di solito piuttosto stabile per mesi), e la posizione delle anomalie termiche e di geopotenziali in quota associate alle anomalie marine.
In termini più semplici, una vasta area di mare con temperatura più bassa della norma favorisce l’instaurarsi di una cellula di alta pressione, e viceversa, con effetti che arrivano a distanza fino a coinvolgere in anomalie meteorologiche un intero continente!
I due principali modelli statunitensi, quelli NSIPP della NASA, e quello GMAO del NOAA, convergono verso un tipo di evoluzione invernale con una zona di bassa pressione prevalente sull’Italia meridionale per il trimestre tra Gennaio e Marzo 2012.
Questo porterebbe a temperature inferiori alla norma stagionale sui Balcani e sull’Italia, in generale sul Bacino centro orientale del Mediterraneo.
Un’area di Alta Pressione sosterebbe tra Inghilterra ed Islanda, mentre la bassa pressione sull’Italia meridionale favorirebbe l’afflusso di aria fredda dai Balcani verso la nostra Penisola.
Questo, semmai, potrebbe permettere una stagione invernale piuttosto povera di precipitazioni sul Nord Italia, ma questo è da vedersi, (il modello NSIPP pone una depressione più vasta interessante anche il Mediterraneo Occidentale), mentre stando a queste mappe pioverà poco sulle Isole Britanniche, Francia settentrionale e Mare del Nord.
Non ci resta che aspettare come andranno veramente le cose, anche attendendo i nuovi run di emissione del mese di Ottobre.
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