Una delle famose “conditio sine qua non” (condizione necessaria) per avere freddo nel nostro Continente, è la formazione di un cuscino piuttosto spesso di aria fredda sulla Russia Europea.
Tale aria fredda si forma per la presenza di una vasta copertura nevosa, su tutte le pianure che partono dalle coste del Mar Glaciale Artico per arrivare alle coste del Mar Nero e del Mar Caspio.
Sono le condizioni grazie alle quali si forma il robusto anticiclone termico russo, che poi porterà il freddo da est sul nostro Continente, quando le condizioni bariche si fanno favorevoli.
In questo caso, l’occasione per la prima copertura nevosa permanente sulla zona sopra indicata, sembra presentarsi grazie ad una imponente discesa di aria fredda proveniente dalla Siberia Settentrionale, in seguito all’unione tra un anticiclone situato sui Balcani con un altro presente sulla Scandinavia e sulla Novaja Zemlia.
Mentre in Italia persisteranno le correnti sciroccali e le piogge tipiche novembrine, isoterme di -15°C ed anche meno ad 850 hPa scenderanno verso il Mar Caspio.
I primi valori termici inferiori ai -20°C al suolo sono previsti sugli Urali ed in direzione della Russia europea settentrionale.
Questa prima ondata di freddo sarà anche molto secca, su questo settore dell’Europa orientale, tuttavia una perturbazione proveniente dalla Scandinavia scenderà su queste zone a metà della prossima settimana, portando le prime precipitazioni nevose.
E’ prevista quindi, come da mappa allegata (www.wetter3.de), la formazione di uno strato nevoso di spessore compreso tra i 5 ed i 15 cm, che difficilmente potrà sciogliersi nel proseguo della stagione.
E sarà anche la prima condizione necessaria per la formazione di quell’Anticiclone Termico Russo che tanto freddo può portare sul nostro Continente!
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