Minime sotto zero e massime negative al Nord: è pieno inverno!

 

La stagione invernale nostrana è stata particolare, quest’anno, con nevicate da record sul versante Nord Alpino, ma scarsità di neve sulle Alpi Italiane è sull’Appennino Settentrionale, con neve invece presente su quello Meridionale.

Il tutto legato ad un inverno con scarsità di precipitazioni al Centro Nord, e piogge anche superiori alla norma su parte del Sud e sulla Sicilia.

Riguardo all’andamento delle temperature medie italiane, le prime due decadi di Dicembre hanno presentato uno scarto positivo rispetto alla norma di +2,3°C, mentre la terza decade è stata in saldo negativo di -1,0°C.

I primi dieci giorni di Gennaio hanno visto uno scarto termico di +1,1°C, ma, a partire dal 15 Gennaio, le temperature si sono portate nettamente al di sotto della norma.

L’intervento di aria fredda di origine Russa, direttamente dai Balcani, rappresenta il modo migliore per fare precipitare le temperature italiane su valori molto bassi.

Le temperature minime di questa mattina sono state particolarmente basse, con valori di -13°C a Dobbiaco, -9°C a Bolzano, -8°C a Torino, -7°C ad Arezzo e Cuneo Levaldigi, a Bergamo, all’aeroporto friulano di Ronchi dei Legionari, -9,6°C all’Aquila, -6°C a Firenze.

Il termometro è sceso fino a -5°C anche a Roma Urbe.

Ma anche le massime odierne sono state su valori di poco superiori allo zero sulla Pianura Padana, e, in molti casi, al di sotto di tale valore.

All’aeroporto della Malpensa, ad esempio, il termometro non è mai salito sopra -1°C, ed a Brescia Ghedi è rimasto a -2°C (qui le temperature degli ultimi tre giorni sono rimaste sempre sotto lo zero).

Anche Venezia e Verona hanno registrato una temperatura massima di -1°C, e numerosi sono stati gli episodi sparsi di “neve chimica” sulla Pianura Padana, e di intense Galaverne.

Siamo nei giorni di massimo freddo registrato in questa stagione invernale, vedremo nelle prossime settimane se si concretizzeranno condizioni di freddo maggiore di questo, oppure se andremo lentamente incontro all’aumento termico tipico dei mesi primaverili.

Nell’immagine: le attuali anomalie termiche ad 850 hPa.

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