Torniamo ora su questo argomento di grande interesse per gli studiosi della climatologia.
Gli studi non fanno altro che confermare l’eccezionalità di questo grande riscaldamento medievale, che presenterebbe “punte” di caldo ben superiori alla norma di questi anni.
In questo caso, la ricerca, a cura dello studioso Abrantes e di altri ricercatori portoghesi, esamina le temperature della superficie marina al largo della costa di Porto, in Portogallo.
Si tratta di una valutazione importante per misurare l’andamento delle temperature del Nord Atlantico, basate sullo studio di un sedimento marino estratto al largo delle coste portoghesi, e dell’esame dei vari organismi ritrovati in esso (planctonici, diatomee, ecc).
La ricerca evidenzia, per il periodo medievale, delle temperature superficiali marine più elevate di almeno +1,2°C rispetto alle attuali.
Il periodo di grande caldo si estende all’incirca dal 900 al 1300 circa, con picco tra il 1000 ed il 1100, decisamente il Secolo più caldo degli ultimi 1000 anni; successivamente si evidenzia l’ingresso della Piccola Età Glaciale, con massimo di freddo attorno al XV e XVII Secolo.
Si tratta, come detto, di una conferma dell’incredibile periodo di grande caldo della durata di ben 5 Secoli, che ha permesso la colonizzazione di regioni settentrionali quali la Groenlandia.
Grafico tratto da http://c3headlines.typepad.com
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