Questa volta non si tratta del classico Uragano dei Caraibi, che, nato nel pieno dell’Atlantico, si dirige verso l’Isola di Cuba, piegando poi verso il Golfo del Messico, con traiettoria sud est – nord ovest.
In questo caso si parla invece di un Uragano nato nel pieno dell’Oceano Pacifico, che segue una traiettoria opposta, da sud ovest a nord est, andando ad investire il Messico occidentale e la California meridionale.
La loro frequenza è molto più bassa di quella degli Uragani caraibici, ed è condizionata dai cicli Nino – Nina, in quanto con un Nino forte in atto, il riscaldamento della parte equatoriale del Pacifico permette di fornire una gran quantità di calore atta alla formazione di questi intensi fenomeni.
La gran parte di questi fenomeni colpisce il Messico, più raramente la baia della California, mentre risulta un’eccezione quando giungono sullo Stato della California, appartenente agli Stati Uniti, in quanto qui una corrente fredda del Pacifico Settentrionale toglie energia all’uragano.
Comunque, un allarme è stato lanciato per il possibile arrivo dell’Uragano Hillary sulla Baia della California, per la prossima settimana, da parte del NHC (National Hurricane Center degli Stati Uniti).
Questa tempesta, che presenta venti di 230 kmh, con raffiche ancora superiori, potrebbe raggiungere la Baia nella giornata di mercoledì prossimo.
La stagione degli uragani del Pacifico inizia il 15 Maggio e termina il 30 Novembre, ed il mese di Settembre è il mese di “picco” per questi fenomeni.
Solitamente si sviluppano 15-16 tempeste sul Pacifico Orientale, di cui 8-9 diventano Uragani, e 4 hanno la forza di diventare grandi Uragani.
Ma quest’anno la stagione è sotto la norma , in quanto la presenza di un incipiente Nina ostacola la formazione di questi fenomeni.
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