La mappa delle anomalie termiche postate la scorsa settimana lo aveva detto: caldo in Europa, in Medio Oriente, nell’Asia Centrale, ma molto freddo invece sull’Asia centro orientale e sulla Siberia, dove si è già installata una circolazione gelida di stampo invernale, con isoterme inferiori ai -10°C ad 850 hPa.
In questo caso, sono numerose le città della Russia orientale e della Siberia che hanno dovuto fare i conti con pesanti nevicate, del tutto eccezionali per questo periodo.
Le regioni di Chita e di Madagan sono state colpite da queste tormente di neve accompagnate da forti venti, che hanno paralizzato le strade ed interrotto l’erogazione di corrente elettrica.
I meteorologi Russi sostengono che in due giorni è caduta una quantità di neve pari a quella che normalmente cade in 15 giorni.
Questa mattina si sono misurati -19,3°C a Susuman, in Russia, mentre ad Ojmjakon, la “capitale” del freddo del nostro Emisfero, si sono raggiunti i -20,2°C.
Quanto a Mosca, le temperature si sono abbassate così tanto che le autorità della città hanno consentito l’accensione degli impianti di riscaldamento prima che la temperatura raggiunga gli 8°C, come avviene di solito.
I meteorologi russi avvertono che il prossimo inverno potrebbe essere molto lungo e rigido, e le autorità della Russia si stanno preparando per questa eventualità.
Nella foto: la neve sulla zona di Chita. (http://rt.com)
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