Si tratta di una ipotesi presentata ieri dal Dott. Archibald, presentando un mix di previsioni di vari fisici solari.
In particolare importanti sono le ipotesi di Livingston e Penn, di cui alleghiamo un grafico, che vede la progressiva scomparsa delle macchie solari per la diminuzione costante del campo magnetico che le genera, scomparsa prevista tra il 2022 ed il 2025.
Quando infatti il campo magnetico solare scenderà con intensità al di sotto dei 1500 Gauss le macchie potrebbero non dovrebbero essere più visibili.
L’astronomo Dr. Svalbaard ha aggiornato questa mappa con gli ultimi dati che arrivano ad inizio 2012.
Il “cut – off”, ovverosia il superamento della linea dei 1500 Gauss, viene previsto attorno al 2030.
Da questa previsione è stato creato il possibile grafico dell’evoluzione dei cicli solari prossimi futuri.
In allegato, nel secondo grafico, si vede come il ciclo attuale, il 24, il cui massimo è previsto per il prossimo anno, dovrebbe essere il più debole dal ciclo numero 16 che risale a circa un Secolo fa.
Il prossimo ciclo, il 25, potrebbe essere il più debole degli ultimi 300 anni, riportandoci ai tempi del famoso Minimo di Maunder in atto nel Seicento.
A noi interessano le possibili conseguenze climatiche di questa scarsa attività solare.
Una buona parte degli astronomi pensa infatti che l’attuale Global Warming sia dovuto alla forte attività solare degli ultimi decenni, e che ora le temperatura possano ripiombare verso il basso.
I grafici sono tratti da http://wattsupwiththat.com
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