Sono a questo punto numerosi gli studi che indicano come il periodo medievale fosse caratterizzato da un clima più caldo anche dell’attuale “Global Warming” contemporaneo.
Uno studio datato 2005, ad opera degli scienziati Linderholm e Gunnarson, ha esaminato l’andamento delle temperature estive sulla Scandinavia centrale, grazie agli anelli di accrescimento degli alberi.
I dati mostrano che sulle catene montuose a 63° 10’ di Latitudine Nord, tra il 900 ed il 1000 Dopo Cristo, le temperature erano di ben +1,5°C superiori a quelle del trentennio 1961-90.
Già avevamo parlato dello studio compiuto sul Lago Joux, situato tra le montagne del Jura Svizzero, dal quale si è visto che le temperature tra il 1100 ed il 1320 DC, erano circa +2°C superiori alla norma 1961-90.
Un altro studio effettuato da Tiljander nel 2003, ha esaminato i sedimenti del Lago Korttajavi nella Finlandia Centrale.
Lo studio ha rivelato temperature di ben 2°C superiori alle attuali nel lungo periodo compreso tra il 980 ed il 1250 DC.
Ancora più a nord, uno studio riguardante il periodo compreso tra il 1000 ed il 1300 DC, grazie all’esame al radiocarbonio dei reperti arborei sulle Khibiny Mountains situate sulla Penisola di Kola (tra 67 e 68° Latitudine nord), mostra un limite delle foreste più alto di 140 metri dell’attuale.
Il che suggerisce temperature estive di almeno 0,8-1,0°C più elevate delle attuali, almeno nel periodo vegetativo.
Infine, c’è il fondamentale studio del Ghiacciaio Aletsch, in Svizzera, ad opera degli studiosi Holzauer e Magni, del 2005.
In base a questo studio, il Medieval Warm Period, sulle Alpi Svizzere, fu di ampiezza equivalente all’attuale, ed esteso tra l’anno 800 e 1300, con un periodo molto caldo tra l’800 ed il 1000.
Nel grafico postato, dal sito www.co2science.org/, si notano le ampie oscillazioni nel corso dei Secoli da parte di questo ghiacciaio.
I picchi massimi di estensione si sono verificati nel 1369, nel 1667, e nel 1859-60, quando il ghiacciaio era circa 3,3 km più avanzato di adesso.
I picchi di minimo nel 1195 circa, nel 1° Secolo avanti Cristo (estensione inferiore all’attuale), ed un ritiro molto accentuato attorno al 1300 avanti Cristo.
Insomma, si alternano numerosi periodi di avanzata e di declino di questo ghiacciaio, secondo un andamento dovuto a cause naturali.
Tutti questi studi mostrano comunque che il periodo di caldo medievale fu almeno paragonabile all’attuale se non superiore sull’Europa Centrale e sulle Alpi, e decisamente più caldo dell’attuale sul Nord Europa e le zone Artiche.
You must be logged in to post a comment Login