Gli oceani calano di 6 mm, non si sa dove sia finita l’acqua

E’ uno dei grandi enigmi degli ultimi anni: le acque marine sono sempre salite costantemente nell’ultimo Secolo, e, in particolare, a partire dal 1850 quando ebbe fine la “Piccola Età Glaciale”.

Ma negli ultimi 12 mesi il livello del mare, per la prima volta da 170 anni, ha smesso di crescere, ed è addirittura diminuito di ben 6 mm!

Si tratta di un valore enorme, corrispondente a circa 26.000 litri d’acqua per ogni abitante della Terra, tanto che è dovuta intervenire la NASA per potere abbozzare qualche tipo di spiegazione.

Stando alla NASA, dunque, il responsabile principale di questo “furto” d’acqua ai danni dell’Oceano è La Nina, il fenomeno del raffreddamento delle acque equatoriali del Pacifico, che ha provocato ben 182 inondazioni che hanno colpito 180 milioni di persone, quasi il doppio di quella che è la media annua.

Ad esempio, l’Australia ha avuto la sua Primavera più piovosa in 111 anni, con zone che hanno avuto quasi 1000 mm di pioggia.

Il manto nevoso sulle montagne degli Stati Uniti Occidentali ha raggiunto livelli di record storico.

Inondazioni varie hanno colpito gli Stati Uniti ed il Canada (anche in concomitanza con lo scioglimento delle grandi quantità di neve cadute).

Gravi inondazioni hanno colpito il Brasile e la Bolivia, mentre negli Stati Uniti, in Sud Dakota, il 13 Luglio 2010 è caduto il più grande chicco di grandine della storia, con 8 pollici di diametro (oltre 25 cm!).

In Colombia le piogge torrenziali si sono succedute per 11 mesi consecutivi, tanto che alcune parti del Paese sono in gravi difficoltà economiche, e “sono tornate indietro di vent’anni”, secondo le parole del Presidente colombiano!

Queste spiegazioni convincono fino ad un certo punto, l’acqua che cade sul terreno torna in mare, su tempi più o meno lunghi, ma di solito al massimo nel giro di alcuni mesi.

Può essere vero, come spiegazione alternativa, che gli Oceani più caldi della norma presentano maggiore evaporazione, e che un periodo di scarsa attività solare abbia consentito, grazie ai maggiori raggi cosmici (teoria però ancora da dimostrare), delle maggiori precipitazioni per la maggiore presenza di vapore acqueo.

Non si parla invece di quella che potrebbe essere la soluzione più semplice: il livello degli Oceani è sempre calato quando l’acqua rimaneva intrappolata nei ghiacci, mentre il livello sale quando i ghiacci si sciolgono.

Del resto, esaminando il lunghissimo termine, gli Oceani vedono crescere il loro livello da almeno 11 mila anni, dal termine dell’ultima Era Glaciale.

E’ possibile che una maggiore evaporazione degli Oceani abbia fatto nevicare di più sui grandi Inlandsis Antartici e Groenlandesi, i ghiacciai continentali che racchiudono oltre il 90% del ghiaccio presente sul nostro Globo.

Allora l’acqua caduta potrebbe essere rimasta intrappolata qui, e non tornare più in Oceano.

Vedremo cosa succederà il prossimo anno, visto che è previsto l’arrivo di un episodio di Nina ancora più forte di quello del 2010.

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