Oramai sembra quasi una certezza, il Global Warming impazza, ed è la causa di tutte le anomalie termiche finora verificatesi, come il grande caldo estivo, l’Autunno mite, la siccità, in Italia ed in varie parti del Mondo.
Eppure, i conti non tornano, ed alcuni dati sembrano mostrare una tendenza opposta.
Anzitutto, i dati sugli Stati Uniti, ricavati dal grande archivio del NCDC.
Il grafico delle temperature medie degli States è quasi piatto, negli ultimi 15 anni, e tende anzi ad una lieve discesa, con inverni più freddi ed estati lievemente più fresche.
Non solo, ma lo stesso sta accadendo in Canada, secondo i dati dell’Enviroment Canada: negli ultimi 15 anni vi è un lieve trend discendente dei valori termici.
7 delle 11 regioni canadesi in cui è stato climaticamente diviso il Paese, mostrano una diminuzione delle temperature invernali.
Solo la costa Atlantica, la tundra del Nord Est ed i fiordi hanno mostrato una tendenza opposta.
Il contenuto di calore dell’Oceano Atlantico settentrionale è in calo, così come quello dell’Oceano Artico, e del Pacifico del Nord Est.
Per questo, risulta probabile che l’AMO torni presto negativo, e quindi semmai è più probabile vedere un raffreddamento del Nord America anziché un aumento termico di 4°C come previsto dall’IPCC.
In allegato, il grafico delle temperature globali dal 2001 ad oggi, su dati Hadcrut.
E’ evidente che il trend degli anni duemila è quello di un calo termico, all’opposto di quello che ci si aspetterebbe (tratto da www.woodfortrees.org).
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