Il risveglio del Monte Tambora

Il pericoloso vulcano indonesiano sta mostrando segni di risveglio della propria attività.

Lo scorso 09 settembre, infatti, dopo alcuni giorni di continui tremori, il livello di allerta è stato portato al livello 3 (il massimo della scala è il 4), tanto da far pensare ad una possibile prossima eruzione.

L’eruzione più famosa di questo vulcano, che ha dato origine ad una vasta caldera (visibile dalla foto tratta da google earth), avvenne nel mese di Aprile 1815, quando furono uccise 12 mila persone dal grande parossismo di tipo esplosivo.

Ma, soprattutto, furono scaraventate nell’atmosfera terrestre circa 160 chilometri cubi di roccia ed altro materiale vulcanico (Il Monte passò da un’altezza di 4100 metri agli attuali 2850 metri).

Questo provocò una sorta di “inverno vulcanico” sul nostro Pianeta, con un consistente abbassamento della temperatura globale (le polveri immesse nella stratosfera riflettevano la radiazione solare), ed una “mancata estate” nell’Emisfero settentrionale nel 1816.

In quell’anno, l’Europa si trovò davanti ad un’Estate gelida e piovosa che causò in molti casi la mancanza di raccolti, mentre contemporaneamente 30 cm di neve caddero a Quebec City tra il 06 ed il 10 Giugno, con gelate estive che rovinarono anche in questo caso i raccolti degli States.

Altre volte il pericoloso vulcano ha eruttato, l’ultima delle quali nel 1967, ma senza provocare danni di sorta, si è sempre trattato di deboli eruzioni.

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