L’ondata di freddo del 10 Febbraio 1956

Si è trattato sicuramente di una delle più intense ondate di freddo mai avvenute in Italia nel mese di Febbraio, negli ultimi due secoli.

Un vasto Polo Freddo sceso dalla Siberia, pilotato da un Anticiclone bloccato sulla Scandinavia e sulla Nuova Zemlia (con massimi di oltre 1050 hPa), scese sull’Italia Settentrionale, generando poi una depressione sull’Italia Centrale, ben visibile dalla mappa allegata.

Isoterme ad 850 hPa di 20-22°C sotto lo zero si sono rilevate sull’Arco Alpino, mentre il Nord Italia era sotto isoterme di 15-16°C sotto lo zero.

Le conseguenze per la nostra Penisola furono devastanti: nevicò pesantemente da Trieste alla Sicilia!

Nevicò a Milano, a Parma fece 30 cm di neve, 15 cm a Livorno, 30 cm a Siena, ma la novità furono i 10 cm caduti a Taranto, e 15-30 cm di Napoli (anche sul lungomare), e la grande nevicata di Roma, dove la neve raggiunse altezze inconsuete, con la caduta anche di 50 cm di neve ai Castelli Romani.

Trieste scese a -14,6°C, Venezia a -11,6°C, Genova a -4°C, il Passo del Brennero raggiunse il record di freddo italiano con -35°C.

La sinottica del 10 Febbraio 1956 non sembra discostarsi troppo da quella che probabilmente colpirà l’Italia nella stessa data di quest’anno.

Vedremo se le conseguenze saranno ugualmente simili.

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