Anzitutto si è trattato del mese più nevoso di sempre, sulla Capitale, almeno dall’inizio delle osservazioni regolari iniziatesi alla fine del Settecento.
Le rilevazioni termometriche iniziarono infatti nel 1782, mentre le osservazioni sulla neve qualche anno prima, anche se non tenute con regolarità.
Una misurazione precisa della neve caduta iniziò infatti solamente ai primi del Novecento.
Queste le nevicate verificatesi nel Febbraio del 1956, registrate dal Collegio Romano:
02 Febbraio: 0,5 cm di neve caduta alle 3 di notte, poi altri 5,2 mm di acqua mista a neve durante il giorno
09 Febbraio: Cadono 10 cm di neve al suolo, 4,7 mm di neve fusa equivalente
10 Febbraio: altri 10 cm di neve, 4,7 mm di neve fusa equivalente
11 Febbraio: Inizia a nevicare alle 19
12 Febbraio: alle 08 presenti al suolo altri 1,5 cm
13 Febbraio: alle 06 presenti altri 1,5 cm, a cui si aggiungono 6,0 cm durante il giorno
17-18 Febbraio: nel corso della notte cadono 18,4 mm di pioggia e 8,0 cm di neve fresca al suolo
19 Febbraio: altro nevischio al mattino, al suolo permangono 4,0 cm.
In totale caddero 35,5 cm di neve in 9 giorni di neve.
Il Febbraio del 1956 è paragonabile solo al Febbraio del 1803, nel corso della serie storica, altro mese nel quale ci furono 8 giorni di neve dal 03 al 15 Febbraio (in quel famoso mese, gelò il porto di Livorno).
Nel famoso Febbraio del 1929, ci furono solo due giorni di neve (9 cm al suolo), mentre nel Gennaio del 1985 i giorni con neve furono 5 (con 15-20 cm complessivi).
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